ascoltare

PUNTO ZERO

tum- tam… tum – tam… tum – tam…

Hai appena cominciato ad esistere, e si potrebbe dire che hai subito iniziato ad ascoltare: il cuore della mamma, l’eco del mondo che avevi intorno, ed anche … il rumore del tuo stesso respiro.

Oggi continuiamo ad ascoltare: anche se non ce ne rendiamo sempre conto, anche se a volte non vorremmo, anche quando dormiamo!!!

La prima cosa da fare per ascoltare è …. tacere. 
Ma non basta!
Non è così facile come sembra!

PIANO D’AZIONE

I ragazzi si devono rendere conto delle difficoltà che un ascolto corretto presenta.
Le prove che si propongono sono in gran parte orali, basate sull’ascolto e sulla risposta immediata.
Si dovrebbe mettere in risalto che ascoltare non è per niente semplice e facile.
E si dovrebbe capire se siamo bravi o cattivi ascoltatori.

Chi non è capace di ascoltare combina molti guai, perché è solo ascoltando che ci possiamo mettere in sintonia con il mondo in cui viviamo, con le persone che amiamo.

Un cattivo ascoltatore:

  • Si basa sui suoi pre-giudizi
  • Interrompe chi parla
  • Si distrae
  • Si annoia
  • Ha fretta di esporre il suo parere, il suo giudizio, la sua critica

Chi ne è capace, invece, vive molto meglio, anzi, forse è molto, molto più intelligente degli altri. 
Solo ascoltando i consigli degli amici, verifichiamo se stiamo facendo la cosa giusta. 
Solo ascoltando, impariamo a seguire i nostri “maestri”: genitori, insegnanti, amici, miti …
Un bravo ascoltatore:

  • Fa il vuoto dei suoi preconcetti, sta zitto mentre ascolta
  • Si mette in una posizione comoda di ascolto profondo
  • Chiede chiarimenti, ulteriori spiegazioni
  • Riformula quanto pensa di aver capito, per verificare se ha capito bene
  • Ha fiducia che ognuno abbia qualcosa da insegnargli
  • Cerca di mettersi nei panni dell’interlocutore
  • Parla a sua volta, solo se richiesto

LABORATORIO

  1. TOM TOM: un alunno dà alla classe le indicazioni per andare dalla scuola a casa sua: giro a destra, vado dritto, giro a sinistra…. naturalmente senza nominare i nomi delle strade. La classe deve indovinare la zona, o almeno la via, in cui il ragazzo abita. Si può ripetere questa prova con altri ragazzi.
  2. INTERROGATORIO: L’insegnante legge un brano che contiene indicazioni precise, poi fa domande in merito: ad esempio, a che ora si incontreranno i due amici? Dove? Chi sta parlando? Perché? Che intenzioni ha? (risposte orali collettive) È bene ripetere la prova con alcuni brani.
  3. CACCIA ALL’ERRORE: l’insegnante legge un brano, intercalato da parole sbagliate, con suono simile ma fuori contesto. Bravo chi le individua velocemente.
  4. TELEFONO SENZA FILI: uno dice una frase all’orecchio del compagno, il quale lo passa ad un altro, e così via per un certo numero di passaggi. Alla fine si verifica cosa resta del messaggio iniziale.
  5. CATENA: Escono dalla classe alcuni alunni. Un alunno racconta cosa ha fatto nel fine settimana, oppure si legge un brano: poi si fa rientrare in classe un alunno e qualcuno gli fa una prima sintesi del racconto dell’amico. Poi rientra un secondo, e il primo gli ripete quello che ricorda o che ha capito. Così via. Alla fine si verifica se il resoconto finale collima con quello iniziale.
  6. LEZIONE DI STORIA O DI GEOGRAFIA. Si legge un breve passaggio di un capitolo di storia, che contenga varie indicazioni su un popolo, un personaggio: poi si chiede alla classe di rispondere ad alcune domande in merito.
  7. ELENCO: L’insegnante legge un elenco di parole, non collegate da nessun filo logico: poi chiede alla classe di scrivere il maggior numero di parole che si ricordano.
  8. CANZONE: Si riproduce una canzone: si chiedono poi passaggi precisi del testo.
  9. AUDIO: Si fa ascoltare solo l’audio di una scena da film: dove siamo? Cosa sta succedendo?
  10. COLONNA SONORA: Si fa ascoltare la musica che accompagna la scena di un film: cosa sta succedendo? Che emozioni vuole trasmettere il brano?

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