Scrivere Descrivere
PUNTO ZERO
Raccontare è un modo speciale di parlare. Non è chiacchierare in modo disordinato, è esporre un fatto con un ordine preciso. Il ragazzo che ti piace, il cantante che ammiri, non lo racconti, lo descrivi. Invece racconti qualcosa che è capitato, a te o ad altri, nel passato prossimo o remoto, ma anche qualcosa che vorresti accadesse.
I ragazzi condensano tutto in pochissime parole, e, come al solito, se possibile preferiscono sostituirle con immagini “parlanti”.
Come si dipana una matassa aggrovigliata, dove non si distingue né capo né coda, ci si deve allenare a seguire un filo logico, senza correre troppo e senza dilungarsi in eccesso.
È come una catena, una collana, dove i singoli momenti sono legati uno all’altro da un prima e da un poi, come causa ed effetto.
PIANO D’AZIONE
Per raccontare bene è opportuno:
- Rispondere presto alle 5 W e 1 H
– CHI (WHO) ? – chi sono i protagonisti dei fatti
– QUANDO (When) ? – l’epoca degli eventi, giorno, ora
– DOVE (Where) ? – il luogo che è stato teatro dei fatti
– CHE COSA (WHAT) ? – il fatto principale che si vuole raccontare
– PERCHÉ (WHY) ? – le cause che hanno determinato quei fatti
– COME (HOW) ? – la trama dei fatti, l’intreccio degli eventi - Far capire subito se il fatto narrato è vero o verosimile o di fantasia
- Decidere se si rispetta la fabula o si segue liberamente un intreccio
- Individuare lo scopo della narrazione: divertire, spaventare, riferire obiettivamente un fatto di cronaca…
- Allo scopo della narrazione si deve adeguare il tono del racconto (umoristico, drammatico, obiettivo e distaccato, satirico, polemico…
- La narrazione è determinata anche dal destinatario: occorre tener presente a chi ci rivolgiamo per selezionare quegli elementi adatti al suo interesse, al suo livello di comprensione, agli elementi già in suo possesso in relazione ai fatti narrati.
- Individuare la lunghezza che si può concedere al racconto: estesa e dettagliata, oppure sintetica ed essenziale. Sono due diverse abilità da coltivare entrambe.
- Una narrazione oggettiva di un fatto può essere seguita da una valutazione personale, ma le due parti devono essere separate nettamente.
- Occorre tener ben presenti nella narrazione tutti i protagonisti che sono interessati al fatto o alla situazione che si presenta. Naturalmente si dedica al protagonista uno spazio maggiore, ma anche gli altri devono avere un ruolo e un’identità ben precisi.
- La narrazione può essere usata in un tema argomentativo, quando vogliamo raccontare un esempio pertinente con la nostra tesi e adatto per dimostrare la sua validità. Il racconto, in questo caso, deve avere un taglio ridotto ed essenziale, funzionale al discorso di fondo.
LABORATORIO
- Viene raccontato un fatto: individuare le 5 W
- Vengono forniti testi, esposti secondo l’intreccio, e il ragazzo deve ricostruire la fabula.
- Viene raccontata una barzelletta, e il ragazzo deve individuare: i personaggi, il tempo, il luogo e l’azione-chiave.
- Racconta un film che hai visto e che ti è piaciuto.
- Racconta la trama di un libro che ti è piaciuto.
- Racconta un video gioco che ti piace molto.
- Racconta un episodio in cui hai avuto paura, e un altro in cui ti sei molto divertito (anche per un tema in classe)
- Nelle frasi seguenti, individuare la causa e l’effetto:
– Mi sono bagnato dalla testa ai piedi, ho dimenticato l’ombrello
– Ho dimenticato l’ombrello, ero di fretta
– Mi sono svegliato tardi, Ero di fretta
– Mi sono svegliato tardi, ho guardato un film fino a notte - Racconta un fatto che ti è accaduto, se vuoi sostenere la tesi che sai guidare bene il motorino
- Racconta un fatto, se vuoi dimostrare che sarebbe utile conoscere le lingue straniere
- L’insegnante espone un fatto di cronaca: alcuni ragazzi lo devono raccontare con parole loro
- Ti dico l’inizio di una storia: tu completa brevemente il racconto
- L’insegnante espone un fatto di cronaca: quali sono le cause e le conseguenze?
- Si parte da un avvenimento proposto dall’insegnante (la rottura di un piatto, lo smarrimento delle chiavi del motorino, …) : i ragazzi devono raccontarlo prima in forma drammatica e poi in forma divertente, qualunque sia il fatto narrato
- Metti in ordine cronologico alcuni fatti: (2) esco a fare una passeggiata – (6) torniamo a casa – (7) ho fame – (1) spunta il sole – (3) telefono ai miei amici – (5) devo accompagnare mia madre a fare compere – (4) sono tutti a casa con l’influenza – (8) mia madre mi prepara la pizza
- Ordina il racconto del tuo pomeriggio allo stadio, togliendo i dettagli superflui: pioveva e face freddo – c’è stato un ingorgo in autostrada – avevo paura che ci linciassero – mia madre ci preparava i panini – le squadre scendono in campo e si schierano per i saluti – la mia squadra segna il primo goal – la partita è iniziata con un ritardo di 15 minuti – gli avversari sono arrivati in ritardo – quando ero bambino andavo allo stadio con mio padre – abbiamo vinto!
TITOLI DI TEMI NARRATIVI
- Scrivi una storia che inizi così: “Era un’estate tranquilla, di quelle che non augurereste a nessuno. Le giornate scorrevano pigre, afose e sonnolente. Anche quel giorno sembrava uguale agli altri, ma … “
- Scrivi un breve racconto che finisca così: “Ma il più strano, in questa storia, è che essa è assolutamente vera”.
- Costruisci un racconto col seguente schema:
esordio: viaggio in autostrada / sviluppo: l’automobile ha un guasto / scioglimento: arrivo a destinazione. - Costruisci un racconto col seguente schema:
esordio: la signora Bianchi è una massaia perfetta, mentre il marito non sa fare nulla a casa / sviluppo: la signora deve assentarsi per quindici giorni / scioglimento: ritorno della signora Bianchi. - Inventa lo sviluppo e lo svolgimento di queste situazioni iniziali:
“Un pirata, innamorato della figlia del governatore, s’introduce travestito nella città nemica per incontrare la sua bella. Riconosciuto, è catturato e condannato a morte.” - Costruisci un racconto partendo dal seguente esordio:
“Una donna è seduta sola in casa. Sa che nel mondo non c’è più nessuno: tutti gli altri esseri umani sono morti. Bussano alla porta! …” - Inventa un racconto adatto al finale proposto:
“- Che strano! – disse la ragazza avanzando cautamente. – Che porta pesante! – Così dicendo la toccò e la porta si chiuse improvvisamente con un tonfo.
Mio Dio! – disse l’uomo – Mi sembra che all’interno sia priva di serratura. Ci ha chiusi dentro tutti e due!
Tutti e due no. Uno solo – disse la ragazza.
Passò attraverso la porta e scomparve. - Racconta un episodio divertente, successo a te e ai tuoi amici, prima in ordine cronologico, poi facendo uso di un flashback: ad esempio puoi partire dalla conclusione.
- Prova a scrivere tre pezzi comici, sviluppando le seguenti proposte: un cronista sportivo racconta un’interrogazione di matematica / una giornalista di moda racconta l’ingresso degli alunni il primo giorno di scuola / un cronista di “nera” racconta un pranzo in famiglia.
- Continua questo esordio che contiene un’importante anticipazione:
”Come ogni mattina Gianni uscì di casa alle 7 e 30. Niente preannunciava l’incontro che avrebbe cambiato la sua vita. - Riscrivi una nota fiaba, in modo che venga narrata successivamente da ognuno dei personaggi principali, che vedono quindi la vicenda in modo diverso.
- “Tuoni, fulmini e notte afosa: Questa è l’atmosfera giusta per …”
- Continua tu, dopo questa anticipazione:
“Marco avrebbe scrollato le spalle se gli avessero detto che la sua vita sarebbe cambiata di punto in bianco nel giro di pochi giorni, e che quella fotografia sulla credenza, che lo ritraeva in piedi fra i suoi familiari, una mano distrattamente poggiata sulla spalliera di una sedia, sarebbe stata riprodotta da tutti i giornali d’Europa”. - La tua cartella racconta la sua giornata tipo insieme a te.
- Il tuo angelo custode racconta una tua giornata al suo… Superiore
- Inventa un racconto che contenga questi elementi: un cane, un ragazzo, una tavola da surf, una chitarra, una pizza margherita.
- Racconta una partita della tua squadra del cuore, prima vista da te e poi dai tifosi avversari
- Raccontare è un’arte: ci vuole la capacità di sintesi e di analisi. Scegli un argomento a piacere e prova ad estendere il tuo racconto in dimensioni diverse: prima una decina di righe, poi il doppio, poi … più lungo che puoi!
- Ti ricordi un fatto che ti è accaduto quando eri bambino? Raccontalo, senza tralasciare le emozioni che hai provato allora, e con quelle che provi adesso nel ricordarlo.
- Se tu dovessi scegliere il giorno in cui sei stato più triste nella tua vita fino ad oggi, e quello in cui sei stato più felice, quali sceglieresti?